1) la consolle nella parte alta dove sono situati i manuali e i comandi dei registri (le cosiddette “Placchette”)
La vecchia consolle di comando a funzionamento elettromeccanico verrà ricondizionata, previo smontaggio di tutta la parte interna, utilizzando il moderno sistema digitale dopo avere smontato tutte le parti elettriche interne.
2) la parte bassa della consolle con i pedaletti, le staffe del crescendo e del graduatore e la pedaliera concavo radiale
3) la consolle in uno scatto che riprende tutto l’insieme poco prima dello smontaggio e successivo trasporto in laboratorio
Le necessarie modifiche strutturali verranno studiate per ottenere un duplice effetto combinato: conferire alla consolle uno stile più moderno e permettere allo stesso tempo di rendere le manovre di tutti i comandi semplici e maggiormente raggiungibili.
4) la parte elettromeccanica interna della consolle dopo aver rimosso lo schienale di copertura
Come è facile osservare la costruzione delle parti elettriche e dei collegamenti risulta molto complessa.
5) fotografia ravvicinata dei collegamenti delle tastiere e degli elettromagneti che comandano gli accoppiamenti
Nella parte superiore si possono notare i collegamenti dei “contatti a pettine” dei tre manuali. Complessivamente i fili collegati sono migliaia.
6) la parte posteriore della consolle dopo la rimozione di alcuni congegni elettromeccanici
7) Antonio Corno mentre rimuove la parte di un accoppiamento elettromeccanico del pedale
8) contatti rotativi del Grand’organo, dell’organo Espressivo-Positivo e dell’organo Corale-Recitativo
La fotografia ritrae i contatti rotativi collegati meccanicamente alla staffa del crescendo e alle due staffe di comando delle griglie dell’espressione dell’organo Espressivo-Positivo e dell’organo Corale-Recitativo.
Conviene ricordare che: il Grand’organo è il Primo organo, l’organo Espressivo-Positivo è il Secondo organo mentre l’organo Corale-Recitativo è il Terzo organo.
Desideravo inoltre segnalare che non va confusa la parola Grand’organo con quella di un Grande Organo poiché hanno significato differente. Nel primo caso infatti il nome Grand’organo è riferita solamente al Primo Organo mentre nel secondo caso le parole Grande Organo vengono utilizzate per indicare un organo completo di grandi dimensioni.
Nel caso dell’organo della Basilica di Seregno, le due parole “Grande Organo” si riferiscono allo strumento organo preso complessivamente nel suo insieme e indicano quindi tutti e tre i corpi d’organo dello strumento; cioè il Grand’organo (Primo organo), l’organo Espressivo-Positivo (Secondo organo) e l’organo Corale-Recitativo (Terzo organo).
Per quanti desiderano distinguere e localizzare fisicamente, nella Basilica di Seregno, la posizione effettiva dei tre singoli corpi d’organo, rendo noto che guardando frontalmente i tre strumenti (quindi con le spalle rivolte verso l’altare) il Grand’organo (Primo organo) è quello nella posizione centrale; l’organo Espressivo-Positivo (Secondo organo) si trova sulla sinistra; l’organo Corale-Recitativo (Terzo organo) è posizionato sulla destra.
9) il telaio della consolle del Grande Organo completamente svuotato da ogni apparecchiatura elettrica
Con questa immagine termina la descrizione dei lavori e le immagini fotografiche riguardanti lo smontaggio e la rimozione degli elementi dell’organo a canne della Basilica di Seregno.
10) l’inizio dei lavori di ammodernamento e riqualificazione della consolle
Come si può osservare si sta completamente rifacendo il sistema che supporta i comandi dei registri. La nuova disposizione degli elettromagneti bistabili di comando avrà una visione più completa e unita degli innumerevoli registri. La disposizione delle placchette non sarà più esterna al supporto portante ma risulterà a filo della plancia di comando.
11) costruzione delle aperture per l’alloggiamento dei magneti bistabili
La difficoltosa costruzione delle aperture per l’alloggiamento dei magneti bistabili che, tramite le “placchette a bilico”, comanderanno l’inserimento dei numerosi registri di tutti e tre i corpi d’organo: Grand’organo, organo Espressivo-Positivo e organo Corale-Recitativo.
12) rifacimento dell’impiallacciatura del grembiale concavo che si trovava sotto la consolle
Il grembiale concavo che si trovava sotto la consolle e che ospitava le tre staffe con tutti i comandi elettrici a pedaletto era seriamente rovinato in diverse parti.
Si è così provveduto a staccare completamente tutta la vecchia impiallacciatura e a rincollare un nuovo lastronato dallo spessore di circa 2mm.
Queste operazioni sono purtroppo lunghe e difficoltose a causa della particolare forma doppiamente concava del grembiale che non permette una sicura aderenza del lastronato in un’unica fase ma costringe a portare a termine il lavoro tramite l’incollaggio di piccole parti del lastronato in innumerevoli fasi successive.
In questa fotografia possiamo osservare che la parte concava superiore è già stata ultimata; Antonio Corno sta pareggiando la parte frontale con una particolare pialla dal piano ricurvo per iniziare la prima fase di incollaggio del lastronato.
13) il grembiale in fase avanzata di lavorazione
14) il grembiale a lavori ultimati, compresa la foratura inclinata per l’alloggiamento dei pedaletti
15) costruzione dei due supporti laterali con le finestre fresate a misura per l’alloggiamento delle placchette
16) particolare del supporto laterale destro
Come si può osservare l’inclinazione della plancia è stata costruita su due lati in modo che risulti più facile la lettura dei nomi dei registri sulle placchette da parte dell’organista.
17) Antonio Corno sta costruendo i supporti che sorreggeranno gli elettromagneti bistabili di comando dei registri
I supporti sono stati ricavati da una barra di alluminio a forte spessore. Nella parte in basso a destra della fotografia si può facilmente osservare uno di questi supporti con un elettromagnete bistabile montato.
Appena sopra è chiaramente visibile la parte centrale della plancia che andrà collocata sopra alle tre tastiere e raccorderà in modo perfetto le due laterali. Ogni barra ha misure diverse.
18) i tre nuovi manuali della consolle con i tasti placcati con un legno durissimo: il Bosso
Dai vecchi falegnami Brianzoli questo legno veniva chiamato anche legno di “martello”; nostro padre ci ha riferito che era talmente duro da venire impiegato per costruire anche martelli di legno.
18) la consolle con la struttura della nuova disposizione dei registri ultimata, le tre nuove tastiere e i frontalini forati
La consolle dell’organo della Basilica di Seregno fotografata con la struttura in legno massiccio della nuova disposizione dei registri ultimata, le tre nuove tastiere con i modiglioni laterali montati e i frontalini forati; il tutto inserito armonicamente nel complesso della vecchia struttura portante.
I fori praticati nei frontalini ospiteranno i pulsanti che comanderanno i congegni elettronici di concezione moderna. Le finestre laterali e frontali verranno occupate dai relè bistabili di comando dei registri e degli accoppiamenti.
19) i lavori di falegnameria alla consolle sono stati ultimati, si effettua la tinteggiatura e una completa riverniciatura
I lavori di falegnameria alla consolle sono stati ultimati; si è quindi provveduto a un completo smontaggio per effettuare la tinteggiatura e il relativo ripristino di tutte le parti con una completa riverniciatura.
Nella fotografia si possono osservare lo scheletro portante della consolle e la mensola che sorregge il peso delle tastiere. Le aperture chiaramente visibili, che sono state ricavate nella parte centrale, vengono utilizzate per effettuare ispezioni in caso di manutenzioni.
20) la riverniciatura viene effettuata con due mani di vernice di fondo per applicare la successiva terza mano di finitura
Per rendere compatta e perfettamente liscia ogni parte si rende necessaria una carteggiatura complessiva di tutto il manufatto. Antonio Corno è alle prese con questa paziente operazione che deve essere eseguita con la massima cura per ottenere un risultato finale perfetto.
21) lo scheletro della consolle con la plancia di comando montata dopo aver ultimato le operazioni di verniciatura
La fase successiva sarà quella di montaggio di tutti i relè bistabili di comando dei registri (che sono da manutenzionare completamente) e di tutti gli accessori elettrici, pulsanti, interruttori, segnalazioni luminose ecc. ecc.
22) costruzione delle nuove placchette di inserimento dei registri per sostituire le precedenti
Ora che la plancia è ultimata è anche possibile procedere con la costruzione delle placchette di inserimento dei registri; verranno totalmente sostituite.
Il vecchio modello in plastica, che possiamo osservare come esempio verso il centro, verrà sostituito con un modello in legno di ebano nero. La nomenclatura del registro e il relativo numero progressivo verranno incisi successivamente.
Questo legname: l’ebano nero, che come sappiamo tutti, è molto pregiato, negli ultimi tempi è diventato anche di difficile reperimento poiché ha assunto dei prezzi di acquisto quasi proibitivi.
A titolo di esempio si tenga presente che tutti i legnami d’opera vengono misurati e venduti a metri cubi; l’ebano invece è talmente pregiato che viene venduto a chilogrammi. Nella fotografia possiamo osservare le placchette grezze che sono state appena costruite; sono ancora tutte da rifinire e da incidere.
23) ultimata la verniciatura della parte interna si procede con il rifacimento della verniciatura del mobile esterno
Nella prima fase si asporta tutta la vecchia vernice e si “tirano a legno vivo” le parti visibili, poi si carteggia tutta la parte esterna per togliere definitivamente anche i residui di vernice e rendere perfettamente liscia anche la più piccola parte.
Tutte le fasi devono essere compiute manualmente, nell’immagine Antonio Corno carteggia una delle “spalle” della consolle (precisamente è la spalla di sinistra).
24) i molti listelli che compongono il rullo che chiude anteriormente la consolle vengono sverniciati, scrostati e carteggiati uno ad uno
Stessa fase come nell’immagine precedente con un aumento di difficoltà perché il rullo, che chiude la parte anteriore della consolle e che si vede in primo piano, è costituito da molti listelli singoli di legno appositamente sagomati che, essendo incollati su di un tessuto telato molto resistente, devono essere sverniciati, scrostati e carteggiati ad uno ad uno.
25) ultima mano di finitura alle due “spalle” della consolle
Tutti i lavori di approntamento del mobile esterno sono giunti al termine ed è quindi stato possibile verniciare ogni parte.
In questa immagine possiamo osservare in primo piano le due “Spalle” della consolle di Seregno dopo avere appena dato l’ultima mano di finitura. Sulla destra verso il fondo si notano lo schienale ed il rullo che sono già essiccati e pertanto pronti per il montaggio.
26) smontaggio, sverniciatura, carteggiatura, consolidamento, riparazione e riverniciatura della pedaliera concavo radiale
La pedaliera concavo radiale aveva numerose scheggiature e ammaccature nel telaio dovute ovviamente alla sua posizione complessivamente sfavorevole rispetto a tutta la struttura della consolle.
Si è così deciso, anche per una questione di estetica a cui teniamo in modo particolare, per lo smontaggio totale e per la successiva sverniciatura, carteggiatura, consolidamento, riparazione di ogni rottura, ritinteggiatura e riverniciatura finale così come è stato fatto per la consolle.
I pedali sono stati ovviamente tutti rimossi lasciando per operazioni di cui sopra il telaio spoglio di ogni cosa. Nell’immagine possiamo osservare il telaio della pedaliera, che è già stato sverniciato, durante la fase di “carteggiatura a legno vivo”.
27) il telaio della pedaliera a tinteggiatura ultimata e pronto per ricevere le quattro mani di vernice (due di fondo, due di finitura)
Per la tinteggiatura sono stati utilizzati una miscela di diversi “mordenti per legno” sapientemente combinati in laboratorio da Donato Corno in modo da ricopiare perfettamente la tonalità di colore e armonizzarlo con quello della consolle.
28) la pedaliera riceve lo stesso trattamento della consolle con l’aggiunta di un ulteriore lavoro ai singoli pedali
Come abbiamo visto nella fotografia precedente, anche la pedaliera concavo radiale ha subìto lo stesso trattamento della consolle con l’aggiunta di un ulteriore lavoro ai singoli pedali che dopo molti anni erano vistosamente consumati in vari punti.
Nella fotografia superiore viene mostrata in modo ravvicinato come era la pedaliera prima dello smontaggio della consolle; credo non ci siano dubbi sull’effettivo stato di degrado della struttura.
In merito a questa ultima analisi ci siamo sentiti in dovere di riplaccare i pedali utilizzando del pregiato legno di ebano che essendo molto duro limita notevolmente l’usura degli omonimi pedali.
Inoltre questo legno esotico per la sua stessa natura è di colore scuro e quindi ha anche portato al notevole vantaggio di non evidenziare in modo particolare l’eventuale consumo dei pedali nella parte superiore.
In quest’immagine possiamo osservare Donato Corno mentre è intento nelle lavorazioni di ripristino della placcatura dei pedali.
29) fotografia che mostra in modo ravvicinato alcuni pedali della pedaliera che sono stati riplaccati in ebano
30) rimontaggio della pedaliera concavo-radiale dopo che ogni parte è stata perfettamente lucidata
Da questa fotografia possiamo osservare l’ottimo risultato finale che, per merito della qualità di tutti i lavori svolti, restituisce un’immagine di un manufatto come se questo fosse appena uscito di fabbrica; la pedaliera infatti non ha nulla di meno rispetto a quelle di nuova costruzione che escono dalla ditta Corno.
31) riadattamento e consolidamento della predella che sopralza la pedaliera e la panca
Anche la predella, che sopralza quanto necessita la pedaliera e la panca, è stata completamente riadattata consolidando il telaio portante e sostituendo la vecchia e consunta moquette, che ricopriva la parte superiore, con del lastronato di quercia.
Ovviamente il tutto è stato rilucidato con la stesse modalità applicate al mobile della consolle. Nella fotografia possiamo osservare Donato Corno mentre si appresta a carteggiare con una carta vetrata molto fine la vernice essiccata per preparare la superfice a ricevere l’ultima mano di finitura.
32) la predella ultimata dopo l’applicazione della mano di finitura e la costruzione della bordatura di protezione in alluminio
In questa immagine possiamo osservare la predella ultimata dopo l’applicazione della mano di finitura e dopo la costruzione della bordatura di protezione in alluminio che proteggerà gli spigoli dalle scheggiature.
33) controllo finale della predella e della pedaliera
Il controllo definitivo della predella e della pedaliera che, una volta imballate, saranno pronte per essere trasportate in loco.
34) ricostruzione ex novo della panca
Anche la vecchia panca che in tanti anni di “onorato servizio” non aveva mai dato segnali di cedimento è stata costruita ex novo.
Le parti consumate e rovinate dal tempo andavano sostituite con l’inserimento di nuovo legname che sarebbe risultato difficilmente identico a quello esistente.
ll rischio di vistosi rappezzi avrebbero quindi sicuramente compromesso l’estetica complessiva della consolle rimessa totalmente a nuovo.
Si è così deciso di costruire una nuova panca con un’estetica più moderna e aggiungere alla nuova costruzione l’opzione del sedile rialzabile in modo da rendere perfettamente adattabile lo “spazio di azione alla pedaliera” agli organisti di tutte le taglie.
Nell’immagine superiore possiamo osservare la vecchia panca mentre nell’immagine inferiore osserviamo Donato Corno impegnato nella prima fase di costruzione della nuova panca rialzabile e cioè durante la tracciatura delle gambe che sono ricavate, così come tutte le altre parti, da legno massiccio di castagno.
35) tracciatura dei contorni delle gambe e taglio delle singole parti con la sega a nastro
Una volta che con l’apposita dima si è provveduto alla tracciatura dei contorni delle gambe si procede al taglio delle singole parti con la sega a nastro.
Nell’immagine superiore possiamo osservare la fase iniziale di taglio dalla tavola di legno massiccio.
Nell’immagine inferiore possiamo osservare una delle quattro gambe a taglio ultimato. Naturalmente questa fase serve solamente per abbozzare le parti che compongono la panca; le lavorazioni seguenti, che servono per giungere al prodotto finito, sono innumerevoli. Nell’impossibilità di descriverle totalmente, ci limiteremo a mostrare e a descrivere solamente le principali.
36) montaggio provvisorio “a secco” della panca
In questa fotografia possiamo osservare la panca montata provvisoriamente “a secco” per prova dopo la realizzazione dei tenoni che, per la precisione con la quale sono stati costruiti, permettono alla struttura di rimanere stabilmente montata come se già fosse ultimata.
Anche se i tenoni non sono ancora stati incollati definitivamente e la struttura è stata montata in modo provvisorio la costruzione è talmente solida che se il sedile fosse già pronto chiunque si potrebbe sedere tranquillamente senza ravvisare alcun cedimento della parte portante. Nell’immagine osserviamo Donato Corno che a causa della precisione dei tenoni ha utilizzato un morsetto per ultimare l’avvicinamento delle gambe ai traversi di unione.
37) realizzazione della meccanica della panca
Parallelamente alla costruzione delle parti lignee si procede alla realizzazione della struttura meccanica che permetterà il sollevamento del sedile tramite una manetta laterale. Nell’immagine possiamo osservare Antonio Corno nella prima fase di lavorazione meccanica che prevede il taglio in misura di tutte le parti ferrose tramite un’apposita sega a nastro per metalli.
38) fresatura delle testate
Ultimato il taglio delle varie parti ferrose è possibile provvedere alla fresatura delle testate necessaria per rendere perfettamente piane e portare a giusta misura ogni singolo pezzo in modo che gli accoppiamenti meccanici risultino perfetti. Nell’immagine possiamo osservare Antonio Corno mentre svolge queste operazioni alla fresatrice.
39) controllo delle corrette misure dei supporti
Il controllo delle misure in meccanica è un’operazione fondamentale da compiere preventivamente per evitare successivi malfunzionamenti dei cinematismi di sollevamento a parallelogramma.
Nel caso specifico se non si prestano le necessarie attenzioni nelle precisioni di accoppiamento è possibile trovarsi nelle condizioni in cui il sedile si sollevi con sensibili differenze di quota fra i due lati (destro e sinistro) e nei casi più gravi è anche possibile che l’omonimo sedile non sia del tutto stabile.
In quest’ultimo frangente bisogna prestare la massima attenzione al corretto dimensionamento dei supporti mobili portanti laterali. Nell’immagine possiamo osservare il controllo delle misure di uno di questi massicci supporti che è stato ricavato da una barra piena di acciaio dello spessore di ben 30mm!
40) i leverismi del sistema di sollevamento del sedile
I leverismi del sistema meccanico di sollevamento cominciano a prendere forma. Le esatte proporzioni dei leverismi e di ogni particolare meccanico che permettono al sedile di alzarsi con le corrette proporzioni, sono state ovviamente progettate al nostro interno nei più piccoli dettagli tecnici. Appoggiato sul tavolo da lavoro nella parte sinistra possiamo osservare la bozza del disegno per uso officina.
41) premontaggio dei due gruppi di sollevamento
Con tutti i pezzi fresati e in misura si procede alla foratura e alla spinatura dei bracci movibili e successivamente a un primo premontaggio dei due gruppi di sollevamento laterale. I rapporti e le proporzioni fra il braccio “primario” (vincolati alla madrevite orizzontale) e i due bracci di sollevamento (vincolati da una parte al telaio e dall’altra al sedile) sono stati attentamente calcolati in modo da ridurre la forza di sollevamento che viene applicata dall’organista alla maniglia laterale.
42) lavorazione al tornio della madrevite centrale
Dopo il premontaggio dei due gruppi di sollevamento laterali viene lavorata al tornio la madrevite centrale che porta agli estremi due filettature di tipo quadro con i principi opposti (passo destroso e sinistroso). Nell’immagine Antonio Corno nella ns. officina durante lo svolgimento di queste lavorazioni al tornio.
43) controllo dei sollevatori laterali
Il montaggio di tutti i pezzi meccanici è stato ultimato ora si deve controllare che i due sollevatori laterali si alzino con la medesima misura. Antonio Corno con il calibro sta effettuando questo controllo su vari punti della madrevite centrale.
44) premontaggio del sistema di sollevamento della panca
I lavori meccanici sono stati ultimati e si esegue un primo pre-montaggio di tutto il sistema di sollevamento per ricavare il foro per il perno di uscita laterale al quale andrà collegata la manetta di comando. Per evitare ogni problema di attrito, di lubrificazione e quindi garantire una quasi illimitata durata nel tempo senza usure, i supporti laterali di rotolamento che guidano la vite di sollevamento orizzontale, sono stati montati su cuscinetti a sfera. Nell’immagine la fase terminale di montaggio del sollevatore.
45) collaudo del sistema di sollevamento del sedile
I lavori di montaggio della parte meccanica sono ultimati e il collaudo sul corretto funzionamento è stato completato; nell’immagine possiamo osservare come si mostra la panca con il sedile sollevato.
Come dimostrano le fotografie, ogni singolo pezzo è stato progettato e costruito nella nostra falegnameria e nella nostra officina meccanica; tranne l’impugnatura in bakelite nera anche la maniglia di sollevamento è stata realizzata al nostro interno. Credo sia inutile ricordare che il funzionamento è ovviamente preciso e perfetto.
46) parte dei relè bistabili presenti in consolle
Questa fotografia mostra una parte dei relè bistabili presenti in consolle la cui parte mobile, essendo agganciata alle cosiddette placchette, comanda l’azionamento dei registri.
Sono appena stati smontati e dopo mezzo secolo di onorato servizio necessitano di una attenta manutenzione che verrà descritta nelle fotografie seguenti.
47) rimozione dello sporco depositato sui relè bistabili
La prima operazione da compiere è naturalmente quella di una energica pulizia per rimuovere il deposito di polvere che in mezzo secolo si è accumulata e ha aderito alle parti metalliche. È facilmente osservabile dalla fotografia l’accumulo di una polvere grassa e nera presente sull’àncora mobile nell’immediata vicinanza dei due perni conici. La parte volatile sarà rimossa con aria compressa mentre per la rimozione dello sporco, che ha aderito alla struttura, è necessario l’uso di un solvente di natura dielettrica.
48) quando i relè sono stati tutti puliti si tolgono i vecchi fili di collegamento saldati ai reofori di uscita
I fili collegati ad ogni relè sono 5, che moltiplicati per circa 100 relè fanno il discreto numero di 500 punti di collegamento da dissaldare con molta pazienza poiché, per ottenere la massima sicurezza di collegamento, i vecchi fili, sono stati prima inseriti nel foro del morsetto terminale a saldare e successivamente avvolti attorno ad esso. Nella fotografia possiamo osservare la fase di dissaldatura.
49) decapaggio del contatto della lamina mobile di bronzo fosforoso
L’ultima operazione da svolgere è quella di decapaggio del contatto in scambio che è composto da una lamina mobile di bronzo fosforoso (vedi la parte interna nell’ovale segnalato dalla freccia).
L’operazione di decapaggio serve a garantire la presenza di un ottimo contatto fra la parte mobile (lamina) e la parte fissa che è costituita da una strisciolina dello stesso materiale ripiegata a forma di molla.
Osservando la fotografia si nota chiaramente la sporcizia presente sulla lamina e il punto dove avviene il contatto tra le due parti (lamina-striscietta). Per avere un ottimo contatto occorre che il tutto sia ben pulito e anche privo di parti unte.
Prima di essere montati sulla plancia di comando della consolle, questi relè devono ancora essere rivisti per il recupero dei giochi nei perni conici, lubrificati in questi ultimi, misurati resistivamente negli avvolgimenti e infine attentamente controllati nell’isolamento con appositi strumenti di misura.
50) a sinistra una lamina che deve essere ancora pulita, a destra la lamina di contatto mobile perfettamente pulita
L’evidente sporco che si è depositato in mezzo secolo e che ha aderito alla parte metallica è chiaramente visibile. Quest’ultimo è il maggiore responsabile delle anomalie di funzionamento a causa del mancato contatto elettrico con le parti fisse.
51) un relè bistabile di comando dei registri a manutenzione ultimata pronto per essere montato nella plancia di comando
La proverbiale robustezza costruttiva di questi elettromagneti unita alla attenta manutenzione qui descritta garantirà un funzionamento perfetto e senza guasti ancora per altrettanti anni.
52) al termine dei lavori di ammodernamento-riqualificazione della consolle si rimonta tutta la parte elettrica di comando
La prima operazione da effettuare è quella dello smontaggio delle plance e del successivo montaggio degli elettromagneti bistabili di comando dei registri; ultimata questa fase andranno montate definitivamente nella posizione prevista.
A seguire verranno montati i cosiddetti “pistoncini” che in sostanza sono i pulsanti di comando delle combinazioni aggiustabili e delle moderne molteplici funzioni elettroniche che faciliteranno l’organista durante l’uso concertistico dello strumento. Nella fotografia Antonio Corno durante il montaggio dei componenti elettrici nelle plance di comando.
53) ultimato il cablaggio la consolle viene trasportata in Basilica
I lavori di cablaggio della consolle sono stati ultimati e quindi è stato possibile trasportarla in Basilica per sollevarla sopra la cantoria con tutto il mobile esterno e gli accessori annessi.
Nell’immagine possiamo osservare il telaio portante appena depositato in chiesa.
54) sollevamento di tutto il complesso della consolle
Così come la maggior parte di tutti i lavori effettuati, anche le operazioni di sollevamento/montaggio/intonazione/accordatura ecc. ecc. sono state effettuate di notte a causa dell’alta frequenza con la quale vengono celebrate le funzioni religiose in Basilica che impediscono di fatto un normale iter lavorativo.
Occorre infatti del tempo per allestire e successivamente smontare il sollevatore motorizzato utilizzato per alcune di queste operazioni. Nell’immagine possiamo osservare il sollevatore motorizzato a montaggio ultimato durante la notte del 21-03-2017.
55) il telaio portante della consolle viene trasferito nella cantoria
Dopo tanto lavoro il telaio portante della consolle viene finalmente sollevato nella cantoria; queste operazioni richiedono la massima attenzione per non rovinare il mobile o guastare le fragili parti elettriche ed elettroniche interne.
56) sollevamento della spalla destra del mobile della consolle
57) la consolle, con le spalle applicate, è stata appena depositato sul pavimento della cantoria
58) la plancia di comando della consolle dopo che è stato ultimato il montaggio delle placchette in ebano
In questa immagine possiamo osservare come si presenta nel suo insieme la plancia di comando della consolle una volta che è stato ultimato il montaggio delle placchette in ebano.
Ogni placchetta reca inciso il numero progressivo e il nome di ogni registro, accoppiamento o comando elettrico aggiuntivo richiesto dalla committenza come per esempio il traspositore di tonalità, gli annullatori ance e l’inversione delle tastiere.
Il centralino elettronico prodotto dalla SPRAE offre comunque una vasta gamma di opzioni che, a richiesta, possono essere implementate via software (e quindi modificabili in qualsiasi momento senza nessuna modifica fisica di tipo elettrico) nella scheda elettronica del controllore generale il quale provvederà a memorizzarle e a renderle prontamente disponibili in base alle esigenze dell’organista.
Infatti il grande vantaggio che ha portato l’impiego di questi centralini elettronici, rispetto a quelli tradizionali di natura elettromeccanica, è proprio quello di poter ampiamente modificare in qualsiasi momento il funzionamento di numerosi comandi elettrici presenti in consolle senza dover effettuare nessuna modifica fisica di natura elettrica o elettromeccanica come per esempio il dover aggiungere, togliere o invertire fili di collegamento o peggio aggiungere o modificare complesse parti elettromeccaniche.
59) una gradita visita di cortesia
Nella serata di sabato 1 aprile 2017, mentre eravamo impegnati a collegare al centralino del Grand’Organo i solenoidi tira registri, abbiamo avuto il piacere di ricevere una visita di cortesia che ci era stata annunciata da tempo.
Credo che molti seregnesi riconoscano il M° Emilio Consonni (sulla sinistra): uno degli organisti della Basilica e il Prof. Vittorio A. Sironi (sulla destra) noto specialista in Neurochirurgia, Professore di Storia della Medicina e della Sanità, Direttore del Centro studi sulla storia del pensiero biomedico (www.cespeb.it) dell’Università di Milano Bicocca, Coordinatore di corsi di Neuromusicologia presso la stessa università nonché Presidente entrante del Rotary Club di Seregno, Desio e Carate (Sedeca).
Il Prof. Sironi ci ha fatto visita accompagnato dalla moglie che, molto gentilmente, ha scattato questa fotografia ricordo.
60) la vecchia componentistica della trasmissione elettrica confrontata con la nuova componentistica digitale
In questa immagine riunita possiamo osservare il raffronto fra la vecchia componentistica della trasmissione elettrica (fotografia superiore) con la nuova componentistica della trasmissione digitale (fotografia inferiore).
La differenza è nettamente evidente infatti; mentre nell’immagine superiore si nota la consolle stipata all’inverosimile da ogni tipo di ogni apparecchiatura elettromeccanica (ed inoltre è da notare che manca il grande centralino di memoria delle combinazioni aggiustabili!) nella seconda immagine sottostante possiamo osservare come la consolle sia praticamente vuota poiché quasi non si notano le poche schede elettroniche a “bordo macchina” che sono comprensive, nota bene, del centralino elettronico di memoria delle combinazioni aggiustabili.
Fra l’altro conviene ricordare che il vecchio centralino elettromeccanico aveva un numero massimo di sole 6 combinazioni aggiustabili mentre il nuovo centralino ne ha a disposizione ben 1.592.
A molti di voi sembrerà una cosa normale ma tante volte non ci rendiamo veramente conto di quale passo da gigante abbia fatto la tecnologia elettronica durante questi anni.
Con questa immagine termina la descrizione dei lavori e le immagini fotografiche riguardanti il ricondizionamento e trasformazione in digitale della vecchia consolle di comando a funzionamento elettromeccanico.
61) la consolle ultimata con la predella e la pedaliera
(Foto ing. Francesco Viganò)
Con questa immagine termina la descrizione dei lavori e le immagini fotografiche riguardanti il ricondizionamento e trasformazione in digitale della vecchia consolle di comando a funzionamento elettromeccanico.