La storia di questo organo nasce con un progetto di restauro ma durante lo smontaggio ci si è resi conto che la vecchia cassa e tutta la parte lignea portante, già pesantemente modificata per l’aggiunta di un secondo manuale, era completamente devastata dal tarlo, a tal punto che anche solamente toccando le tavole di legno con le mani queste ultime si sbriciolavano come biscotti, rendendo il tutto veramente pericoloso e quindi irrecuperabile.
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Per questo motivo, in accordo e con l’autorizzazione della allora commissione per la tutela degli organi storici, è stato presentato un altro progetto che riutilizzasse l’antico somiere e tutta la parte fonica recuperabile con l’aggiunta di un secondo manuale (nuovo organo).
Purtroppo, date le scarse risorse economiche disponibili, (si è infatti dovuto ricostruire tutta a nuovo la cantoria) il Parroco decise di ripristinare solamente l’antico organo con la costruzione di una nuova cassa. (vedi fig. 2 e fig. 3).
Il progetto è stato portato a termine con successo; l’organo è tutt’ora perfettamente funzionante (fig. 1 e fig.4).