Tutto questo scritto e la conseguente ricerca storica sono partiti da una piccola boccetta in vetro datata 1939 (Vedi Fig.1) rinvenuta in una scatola fra il materiale storico-tecnologico di Enrico Aletti che i figli Giovanni e Angela mi consegnarono nell’oramai nota donazione effettuata nel 2009/2010.
Il titolo di questo breve articolo descrive già abbastanza chiaramente il risultato molto positivo ottenuto durante la visita effettuata dai ragazzi della II°M del liceo scientifico musicale G.B. Grassi di Lecco presso la ditta dell’amico Luca Scotti nonché presso il Museo di Arte Organaria di Crema.
La visita a questi siti è stata possibile tramite l’interessamento del sottoscritto e per merito dell’impegno prestato dell’organista Flavia Crotta, docente di musica degli studenti, in seno alle attività “scuola-lavoro” previste dall’attuale normativa scolastica.
La giornata ha coinvolto i ragazzi con una prima visita al Museo di Organaria di Crema, unico museo in Italia dedicato a questa tematica, dove il direttore Sebastiano Guerini ha fatto direttamente da cicerone spiegando con semplici esempi pratici come funziona un organo a canne.
Lo scorso 23 Luglio 2017 il socio Luigi Collico, tramite la nostra rivista “La scala parlante”, ha emanato una comunicazione a tutti gli associati AIRE (e anche non soci) per un bando dal titolo “La mia radio a cristallo”.
Il concorso riguardava appunto l’istituzione di una gara indetta dall’AIRE, a livello Nazionale, che premiava per l’appunto la persona che avesse presentato la migliore realizzazione di una radio a cristallo. La domanda per l’ammissione al bando doveva pervenire al socio Collico entro martedì 10 Ottobre 2017.
Chi mi conosce sa bene che attualmente il mio tempo libero è veramente risicato e, per questo principale motivo, all’inizio non avevo preso in considerazione nemmeno il solo pensiero di iscrivermi ma poi, la mia indole di auto-costruttore, ha prevalso su tutti i vincoli e su tutti gli impegni lavorativo-famigliari e così una settimana prima della scadenza, dopo varie elucubrazioni e titubanze mi sono iscritto. Leggi tutto “Radio a galena modello Altare”
“Anche se non potremo mai ascoltare le esatte timbriche che lo strumento di Aletti avrebbe potuto produrre secondo le reali intenzioni dell’inventore, grazie ai sofisticati mezzi informatici che l’odierna tecnologia ci mette a disposizione, tentare una verosimile – per quanto soggettiva – ‘ricostruzione virtuale’ della sua sonorità complessiva partendo dal suono-base dei generatori superstiti e restaurati (quattro di essi tuttora funzionanti), è l’idea che mi ha spinto a realizzare – anche grazie alla comprensibile ed entusiastica collaborazione del gentilissimo sig. Corno – il presente, curioso ‘esperimento’. (Maestro Roberto Rampini)