Serafino Corno offre ai lettori appassionati o semplicemente curiosi di storia organaria, un volume del tutto nuovo e originale, legato alle vicende della ditta organaria Aletti di Monza e alla storia familiare Corno, che, a buon diritto, può dirsi continuatrice dell’attività degli organari monzesi.
In un clima di valorizzazione dell’arte organaria italiana, lo studio di Serafino Corno si pone come una scoperta e, in un certo senso, viene a colmare una lacuna che è durata fin troppo a lungo.
L’attenzione delle Soprintendenze e delle Commissioni per la tutela degli organi di interesse artistico e storico si era rivolta soprattutto a strumenti costruiti fino all’inizio del secolo XX a trasmissione meccanica, mentre la ditta Aletti sta nel mezzo delle nuove ricerche foniche e trasmissive, pneumatiche ed elettriche, giungendo persino a studiare la produzione del suono amplificando suoni emessi da lampade a gas inerti. E’ del tutto evidente che i passi dell’elettronica sono ben diversi dalla concezione dell’organo a canne e tuttavia questa evoluzione costituisce storicamente un fatto di interesse scientifico
Serafino Corno, figlio di Alessandro, ex operaio degli Aletti, è perito elettronico, oltre che di estrazione organaria nell’attività della nuova bottega paterna e vive con entusiasmo la rilettura dei copiosi documenti, riferendo in prima persona le sue conoscenze organarie, il restauro di macchine elettroniche, già di proprietà Aletti, le informazioni uniche e documentate dell’attività della ditta.
Ne risulta uno spaccato dell’organaria lombarda finora misconosciuto e forse ancora in tempo a salvaguardare qualche organo di quella ditta, sicuramente importante e attiva molto di più di quanto si possa immaginare,
Il volume in bella edizione cartonata, di 196 pagine, è ricchissimo di documenti fotografici a colori e, a parte una necessaria preparazione scientifica, si legge speditamente anche perché lo stile di Serafino Corno, è di una immediatezza discorsiva avvincente e chiaro.
In particolare la conoscenza personale di Enrico Aletti e la stima per quel personaggio, traspare con affetto quasi familiare e il libro di Corno diventa un tributo particolarmente sincero e genuino, caratteristica tipica della generosa gente di Brianza, un luogo che storicamente si è distino per nobiltà di sentimenti e laboriosità instancabile.
Dott. Ambrogio Cesana . già dirigente scolastico – ispettore onorario e membro della Commissione per la tutela degli organi di interesse storico e artistico della Lombardia.