1) piccolo gruppo di canne della parte interna del Grand’organo (primo organo)
2) parte interna del Grand’organo, sulla sinistra si notano le lunghe canne coniche del registro “Bombarda” da 16 piedi
Le prime canne di questo registro sono state “pipate” per adeguarle alle dimensioni dell’arco che non ha l’altezza sufficiente a contenere tutta la lunghezza.
La prima canna del registro bombarda è infatti lunga oltre cinque metri. Sulla destra notiamo invece la parte terminale delle canne appartenenti al registro “Contrabbasso” 16 piedi; come si nota queste canne sono dotate di un regolo scorrevole che prende il nome di “finestra di accordo”.
Una importante precisazione: le canne degli organi si misurano in piedi, antica unità di misura che corrisponde a circa 325 millimetri e che in organaria viene convenzionalmente indicata con la lettera p.
3) la parte iniziale delle grandi canne appartenenti al registro “Contrabbasso” 16p.
Le pesanti canne appoggiano su quello che viene chiamato “somiere di basseria”; opportune valvole comandate dalla pedaliera provvedono ad alimentarle con l’aria proveniente dai mantici.
4) fotografia scattata il primo giorno di inizio dei lavori al triplice organo della Basilica di Seregno
In primo piano Donato Corno che, dalla cantoria del Grand’organo, tiene in mano alcune canne del registro “Tromba 8p”.
5) la parte interna del Grand’organo con le canne ad ancia anteriori appena rimosse
6) si prosegue con la rimozione delle canne del primo organo
Le canne vengono mantenute in posizione verticale dal “crivello”; tavola forata in cui ogni singolo foro corrisponde al centro del corrispettivo foro inferiore sul “Somiere”. Da quest’ultimo foro esce l’aria che alimenta ogni singola canna.
7) poi si rimuovono tutte le altre canne dal “Somiere maestro” del Grand’organo
Questa fotografia mostra in primo piano le canne del “Ripieno”, caratteristico registro italiano in cui suonano più file di canne contemporaneamente.
Donato Corno estrae ogni singola canna che verrà ordinata assieme alle altre dello stesso registro per non creare confusione nella cosiddetta “piramide del ripieno” e nei rispettivi “ritornelli”.
8) tutte le canne di Ripieno sono state accuratamente disposte registro dopo registro su scaffalature portatili
Antonio Corno durante le operazioni di riordino di queste canne.
9) smontaggio del somiere, dei cablaggi e centralini elettrici, dell’incastellatura portante in legno, dei mantici e delle condutture d’aria
Una volta che tutte le canne sono state rimosse si è potuto procedere allo smontaggio del somiere, di tutti i cablaggi e centralini elettrici, dell’incastellatura portante in legno, dei mantici e di tutte le condutture d’aria che verranno completamente rifatti nuovi.
Il primo organo infatti, a lavoro ultimato, sarà praticamente quasi tutto nuovo eccetto ovviamente le canne che verranno riviste, ripulite, rintonate e alla fine riaccordate.
In questa immagine si nota uno dei mantici che, dopo quasi mezzo secolo di ininterrotto servizio, aveva evidenti squarci nelle pelli di tenuta. Le cause sono dovute al tempo e all’usura; le pelli infatti avevano perso completamente la loro naturale resistenza elastica anche applicando manualmente deformazioni minime.
10) durante i lavori di smontaggio abbiamo avuto la fortuna di rincontrare dopo tanti anni una nostra vecchia conoscenza
È Aldo Redaelli, uno dei figli del falegname seregnese che ha costruito la cantoria.
11) l’organo Espressivo-Positivo (secondo organo) prima dello smontaggio
Verranno sostituiti i mantici, il centralino della “combinazione aggiustabile” e tutte le membrane dei due somieri maestri. Le canne di facciata che col tempo hanno preso un colore cupo, saranno smontate, riverniciate e ricollocate al loro posto.
12) le canne e il relativo piccolo somiere del registro “Bordone” 8p. dell’organo Espressivo-Positivo
La fotografia è scattata all’interno dell’organo Espressivo-Positivo.
13) i somieri maestri dell’organo Espressivo-Positivo dopo la rimozione dei cosiddetti “fondi”
La rimozione dei “fondi” è necessaria per il rifacimento di tutte le membrane (sono più di 1200). In primo piano si nota la parte terminale delle valvole coniche e gli elettromagneti che comandano l’immissione dell’aria nelle membrane. Il somiere è stato costruito da Alessandro Corno negli anni ’60 e in quasi mezzo secolo di ininterrotto funzionamento non ha mai accusato un solo guasto.
Questo tipo di somiere, presentato per la prima volta nel 1775 dall’organaro J. S. Hausdörfer (al quale viene riconosciuta la scoperta) ha il sistema di funzionamento a registro per canale. Conviene ricordare che questi somieri vengono chiamati in gergo organario “Somieri a pistoni”.
Come si può notare nella parte bassa della fotografia il condotto che porta l’aria al somiere è scollegato poiché i mantici e tutto l’impianto di distribuzione dell’aria sono già stati rimossi.
14) una parte delle innumerevoli canne dell’organo Espressivo-Positivo chiuse nella “cassa espressiva”
La cassa espressiva è dotata di apposite aperture chiamate “Griglie” che sono manovrabili dall’organista a piacimento; servono per creare l’effetto di evanescenza del suono nel senso che aprendo maggiormente queste griglie il suono aumenta, chiudendole diminuisce e quindi permette all’organista, in certi particolari brani, di esprimere la sua vena artistico-espressiva.